Il Van
Iveco Daily 4x4 II serie classe 1991
Cuore pulsante nonché compagno speciale della nostra avventura è Simba:
un Iveco Daily 4x4 classe 1991 trasformato in un anno di duro lavoro nella nostra casa a 4 ruote.
Simba non è solo un veicolo, ma un vero e proprio alleato di vita e di viaggio.
Simba ha iniziato la sua vita come un robusto Iveco Daily 4x4, rinomato per la sua affidabilità e capacità di adattarsi a terreni difficili. Abbiamo scelto questo mezzo per la sua meccanica semplice, la possibilità di affrontare condizioni estreme e la versatilità necessaria per essere trasformato in un camper.
La costruzione di Simba è stata un viaggio nel viaggio, complesso ed affascinante, che ha richiesto tanta pazienza, fatica, manualità e notti insonni.
L’interno è stato completamente reinventato per creare uno spazio abitabile con tutti i comfort di una vera e propria casa.
La priorità era combinare funzionalità e resistenza, adattando ogni elemento alle esigenze specifiche di un viaggio lungo e impegnativo come quello in Africa.
La fase di camperizzazione è iniziata con la costruzione della cellula abitativa, progettata per essere autonoma ed efficiente.
Simba è stato dotato di:
•pannelli solari per garantirci energia sostenibile anche nei luoghi più remoti
•batterie al litio per un impianto da 300 ampere per alimentare le utenze interne
•serbatoio d’acqua da 120lt con un sistema di filtraggio a 2 stadi
•spazi interni ottimizzati con cucina ad induzione e a gas, frigorifero, letto fisso, bagno con doccia e wc e numerosi spazi per lo stivaggio
Ogni dettaglio è stato pensato per garantirci comfort, autonomia e adattabilità: dall’isolamento termico per affrontare le escursioni climatiche anche estreme, alla disposizione razionale degli spazi studiata per ridurre gli ingombri e massimizzare la praticità, all’ autonomia energetica ed idrica per consentirci di viaggiare anche in zone remote ed isolate senza servizi come acqua ed elettricità.
Da oltre un anno, Simba ci accompagna nel lungo viaggio attraverso il continente africano, dai deserti del Sahara alle giungle rigogliose del West Africa e si è dimostrato essere il compagno perfetto per affrontare un’avventura come questa.
Camperizzare un furgone non è per nulla semplice: richiede tanta manualità, tanto tempo, un grande investimento economico (costruirselo da sé non vuol dire risparmiare, anzi!), tante notti passate a progettare e studiare, tanta pazienza e infinita passione.
Per noi il nostro mezzo non è solo un veicolo: è il cuore pulsante del progetto. Grazie a Simba stiamo esplorando l’Africa, raccontando le storie delle persone che incontriamo, vivendo un’avventura che è tanto una sfida personale quanto un viaggio di scoperta.
Per chi sogna una vita on the road, Simba è la prova che con la giusta preparazione, un mezzo adattato alle proprie esigenze e il desiderio di esplorare, ogni sogno può diventare realtà e nessun luogo è irraggiungibile.
Van Conversion
La camperizzazione del furgone ci ha visti impegnati per quasi un anno ogni giorno, chiusi in un capannone nella bassa mantovana dove delle persone che hanno creduto in noi e nel nostro progetto, ci hanno messo a disposizione uno spazio per poter lavorare al mezzo e contemporaneamente vivere sul vecchio camper finché Simba non fosse stato pronto,
Nessuno di noi aveva la più pallida idea di come si tenesse in mano un flessibile, di cosa fossero i rivetti, di come si usasse la schiuma poliuretanica, di come si costruisse un mobile. Ma la voglia di realizzare il nostro progetto e di partire all’avventura con un mezzo studiato e progettato sulle nostre reali esigenze è stato il motore che ci ha sempre aiutati a non mollare, anche quando tutto sembrava dirci che forse sarebbe stato meglio lasciar perdere.
Il giorno in cui abbiamo visto per la prima volta Simba prendere davvero forma, l’emozione è stata incontenibile e nonostante non sia stato per nulla facile arrivare al risultato finale, il percorso per raggiungerlo è stato un viaggio nel viaggio che ci ha permesso di imparare tantissime cose nuove, prima su tutte che NULLA È IMPOSSIBILE!
Come si camperizza un furgone?
Non c’è una risposta univoca, perché ognuno ha le proprie esigenze e le proprie possibilità economiche.
Su YouTube e in rete si trovano tantissime informazioni tecniche su materiali, coibentazione, impiantistica che sono un valido aiuto per chi è alle prime armi e cerca degli spunti su cui porre le proprie basi.
Per noi è stato fondamentale avere chiaro prima di tutto le cose a cui non avremmo potuto rinunciare e che sarebbero state essenziali per rendere il furgone quanto più simile ad una vera e propria casa.
Cucirsi addosso il proprio mezzo però non è così semplice come si potrebbe immaginare, perché spesso le mille idee che si hanno in mente risultano non essere realizzabili per i più svariati motivi e ci si può ritrovare (molto spesso) a dover cambiare le cose in corso d’opera, magari a dover smontare un’intera parete o a rifare una porzione di pavimento già posata.
Noi diffidiamo da chi si arroga il diritto di “insegnare come si fa” pubblicando guide a pagamento che altro non sono che il frutto dell’esperienza personale mischiata alle infinite informazioni reperibili sul web. Un conto è decidere di imbarcarsi in un progetto simile avendo le conoscenze tecniche e la competenza per farlo nel migliore dei modi, un altro è reinventarsi oggi falegname, domani idraulico, dopodomani elettricista senza avere la minima preparazione (proprio come abbiamo fatto noi!) e pensare di poter insegnare agli altri come fare.
Per questo molte persone decidono di affidarsi a ditte esperte che allestiscono per lavoro furgoni e van: in questo modo ci si può garantire (ma non sempre!) un risultato professionale in tempi più rapidi anche se ad un costo decisamente maggiore rispetto al “fai da te”.
Ma a conti fatti, conviene camperizzare un furgone con le proprie mani?
Questo dipende solo da voi. Per noi è stata un’esperienza di vita unica, che ci ha insegnato tanto sia a livello pratico che personale ma è stato anche stancante, snervante e a tratti deprimente, di soldi ne abbiamo spesi molti di più di quelli che avevamo messo in conto e spesso ci siamo trovati a chiederci “ma chi ce lo ha fatto fare?!”.
Oggi dopo quasi 3 anni on the road a bordo di Simba, non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti del lavoro fatto, nonostante non avessimo alcuna esperienza né conoscenza nel settore. Il consiglio che vi diamo è di non avere paura di ciò che non sapete fare, perché tutto si può imparare e in tutto si può migliorare!
Quanto costa camperizzare un furgone?
Altra domanda molto gettonata a cui però non è facile dare una risposta.
Potremmo dirvi una cifra a spanne ma non avrebbe senso, perché tutto dipende dalle risorse che si hanno a disposizione, da quanto si vuole investire, dagli “incidenti di percorso”, dai cambiamenti in corso d’opera, dalla qualità dei materiali scelti. Le variabili in gioco sono davvero tantissime, proprio come per la costruzione da zero di una vera casa.
Oltre alla camperizzazione vera e propria, entra in gioco anche l’omologazione ad uso abitativo per il mezzo che forse è l’altra parte più rognosa (viva la burocrazia!) e dispendiosa. Se il vostro furgone è già omologato camper avrete molte gatte da pelare in meno, diversamente armatevi di tanta pazienza che spesso si può trasformare in frustrazione.
Il consiglio che possiamo dare a chi decide di imbarcarsi in un progetto di camperizzazione è quello di scegliere un mezzo che sia in buone condizioni da un punto di vista strutturale e meccanico: se non avete esperienza, fatevi consigliare ed aiutare da qualcuno di esperto che possa visionare e valutare con voi tutte le caratteristiche del veicolo che avete scelto. Un piccolo punto di ruggine sul bordo di una portiera, domani potrebbe darvi un sacco di gatte da pelare e potreste ritrovarvi un mezzo completamente marcio e di difficile recupero. Non abbiate il timore di scandagliare ogni angolo, di chiedere tutte le informazioni che volete e di controllare tutto ciò che ritenete opportuno. Il mercato dell’usato oggi è pieno di annunci che fanno gola per i prezzi al ribasso, ma fate attenzione: quasi sempre dietro si nasconde una fregatura! Quindi un acquisto oculato vi potrà salvare da futuri problemi e perdite di denaro.